La quarta stagione di Dynasty ha saziato anche il pubblico più bulimico, quello che di ogni ingrediente vorrebbe sempre di più!
Fallon muove ancora le redini del gioco, grazie al suo carisma, al suo humour e anche alla bravura di Elizabeth Gillies, interprete perfetta e poliedrica della più snob tra le giovani imprenditrici d’America.
La serie però è un’opera corale e i personaggi, le loro trame, i loro complotti si incastrano e si intrecciano in una miriade di avvenimenti tipicamente da soap opera, con tocchi trash e qualche momento musicale ben dosati. I colpi di scena non mancano e anche quando la storia sembra portare lo spettatore verso una direzione, tutto vira bruscamente.
All’interno di un plot che è impossibile e ingiusto riassumere, è però facile riconoscere i due momenti centrali della stagione 4 di Dynasty. Sono due trovate complementari, due colpi di scena che cambieranno il futuro della serie: infatti, se da un lato abbiamo un grave lutto che colpisce casa Carrington, dall’altro abbiamo un nuovo arrivo imprevisto. Si tratta di due scelte difficili da digerire per il pubblico, perché si perde un personaggio importante per averne uno nuovo a cui sembra impossibile affezionarsi, ma il futuro è tutto da scrivere e scombinare le carte fa sempre bene.
Nel mezzo di questi due momenti cruciali succede di tutto e di più: Fallon fatica a far convivere vita lavorativa e vita privata; il povero Sammy Joe è alle prese con loschi aiutanti per il suo hotel e con problemi di cuore; Jeff mette tutto sé stesso su un business legato alle imprese spaziali.
A sovrastare questo formicaio c’è sempre lui, Blake, che si butta in una sfida nuova e molto stimolante, ma deve anche capire cose gli sta nascondendo la moglie Cristal.
Parlando di mogli, poi, lo show di Alexis e Dominique è spesso impagabile, anche quando tocca uno dei momenti più trash di tutta la stagione: le due donne rimangono addirittura intrappolate in una miniera di cartapesta talmente finta che diventa una scenografia perfetta per sottolineare l’assurdità di ciò che stiamo guardando.
In Dynasty 4 si ride, ci si commuove un po’, ci si sorprende e nonostante gli episodi siano di nuovo 22 ci si annoia pochissimo.
Certamente bisogna essere avvezzi al genere, lasciarsi andare alla sospensione dell’incredulità e amare sottotrame, complotti e…Champagne!
I fan non resteranno delusi, ma c’è un grosso quesito che ci si deve porre: dov’è Steven? Quando ritorna?
Perché sì, un difetto di questa stagione è forse il mancato ritorno della pecora nera (stavolta in senso buono) della famiglia. La sua luce e la sua bontà avrebbero dato un po’ di tregua a Villa Carrington e avrebbero fatto sentire meno solo Sam, un ragazzo dal cuore d’oro troppo solo in una famiglia di serpenti. Quasi tutti simpatici, ma molto spesso pericolosi.
Recensione di Mattia Gelosa