
E’ di nuovo in scena al Teatro della Luna Next to Normal, piccolo capolavoro del musical indipendente scritto da Brian Yorkey sulle musiche di Tom Kitt.
Next to Normal, vincitore del premio Pulitzer per la drammaturgia e di ben tre Tony Awards nel 2009, deve la sua fortuna in Italia all’intuizione di Marco Iacomelli, folgorato in quel di Broadway da un musical completamente nuovo e rivoluzionario. Prodotto con la regia di Iacomelli nel 2015 da STM – Scuola del Teatro Musicale in collaborazione con Compagnia della Rancia, Next To Normal ha subito ottenuto e continua a ottenere consensi con una storia anti-musical, che sovverte completamente l’allure rassicurante e la tendenza “fiabesca” che hanno fatto la fortuna di questo genere.
In scena i Goodman, apparentemente una versione solo un filino più cupa della tipica famiglia americana da telefilm. Ma che in realtà, di normale ha pochissimo. Ognuno ha infatti un suo lato oscuro, che emerge gradualmente fino a una sconvolgente rivelazione. Diana è una devota casalinga, innamorata ma anche un po’ annoiata dal marito Dan, un uomo che vive con il solo scopo di mantenere l’equilibrio familiare. Diana è in perenne conflitto con la figlia Natalie , un’adolescente forse troppo perfetta, l’esatto contrario di Gabe l’adorato figlio maschio, ribelle, eppure così affettuoso nei suoi confronti. Gabe esiste però solo nella mente di Diana, poiché è morto ancora in tenerissima età per una malattia improvvisa. Esiste la possibilità di una vita futura cosiddetta “normale” per Diana e per i Goodman? E cosa è realmente normale? Questi i pesanti interrogativi che si pone lo spettacolo, che poggia su una drammaturgia realistica e completamente musicale, potente, moderna e a tratti rock, che si addentra con arguzia e ironia nei meandri della psicoanalisi. Marco Iacomelli dirige con la consueta energia e precisione un grandissimo cast: Francesca Taverni nel ruolo di Diana sprigiona una forza che la pone su un livello di assoluta empatia con il pubblico, ma non è da meno la potenza espressiva di Antonello Angiolillo. Ottime anche le prove di Laura Adriani (Natalie) e Brian Boccuni (nel doppio ruolo del Dottor Madden e il Dottor Fine, i due psichiatri di Diana), anch’essi provenienti dal cast originario. Nella replica a cui ho assistito ho potuto apprezzare una notevole prova – come sostituto di Mario Ortiz – di Renato Crudo, sostituito a sua volta, per il ruolo di Henry, dal sorprendente Massimiliano Perticari. Essenziali e bellissime le scenografie di Gabriele Moreschi ben coadiuvate dall’intenso disegno luci di Valerio Tiberi.
In scena al Teatro delle Luna fino al 29 ottobre.