Durante il suo addio al nubilato Giorgia Sinicorni tesse le lodi di chi è riuscito ad accumulare così tante ricchezze da superare da solo il pil dei paesi poveri del mondo. L’entusiasmo di avere “accalappiato quello giusto” si mischia all’ironia e diventa una riflessione tagliente sulla mondializzazione e sui valori dei nuovi padroni del mondo. Una donna vestita da sposa entra in scena e si rivolge al pubblico “c’è qualche miliardario questa sera in sala?” “uff… ancora una sala di poveri!” “ va beh, pazienza, siamo poveri ma siamo felici!”. Mentre suggerisce alle giovani in sala di imparare a memoria la lista di FORBES, in cui sono elencati i 2208 fortunati che detengono il 50% della ricchezza mondiale, elogia le capacità imprenditoriali di uomini che hanno passato la loro vita a rubare ai poveri per dare ai ricchi, quindi a se stessi.
