Domesticalchimia porta in scena a Campo Teatrale dall’11 al 16 febbraio La Banca dei sogni, un progetto di inclusione sociale che agisce sul territorio esplorando il tema del sogno. Lo spettacolo è vincitore del Premio Mila Pieralli e del Premio Theatrical Mass.
“Quello che desideriamo – racconta la compagnia – è indagare il percorso dell’attività onirica da quando siamo bambini fino a quando siamo anziani e comprendere con le persone coinvolte quali sono i tarli del nostro tempo. Tramite la rielaborazione dei loro sogni, le persone parlano delle loro paure, delle ansie della società contemporanea e affrontano il tema della morte, che pare lontano oggigiorno.
I sogni possono essere un tramite per comprendere di più la realtà che ci circonda e il nostro ‘stare’. Il titolo del nostro progetto è omonimo al titolo del libro dei sociologi Jean e Françoise Duvignaud e Jean-Pierre Corbeau, libro al quale ci siamo ispirati per iniziare questa impresa. I due sociologi avevano capito che avrebbero potuto fotografare il loro periodo storico attraverso la lente del sogno e l’hanno fatto indagando nelle città, nelle provincie e nelle campagne, intervistando operai, casalinghe e imprenditori e proprio a partire da questi sogni hanno raccontato la società francese del loro tempo.
Noi miriamo a raccontare la nostra società.
Quale importanza riveste il sogno nella nostra società? Che quadro possiamo avere del nostro tempo attraverso la messa in scena dei nostri sogni?”
Ecco l’auto-intervista che ci ha inviato Domestica Alchimia: