Ha debuttato lo scorso 11 aprile al Teatro Out Off in prima nazionale, la nuova pièce di Tobia Rossi, Dove Crescono le ortiche. Tobia Rossi – vincitore giovanissimo nel 2003 del Premio Nazionale Teatrale Eduardo De Filippo per la commedia Addio, mondo crudele – si è ispirato alla storia vera di Edith Ewing Bouvier e Edith Bouvier Beale, resa celebre dal quel caposaldo della documentaristica che è Grey Gardens dei fratelli Albert e David Maysles e dall’omonima trasposizione televisiva del 2009, interpretata da Jessica Lange e Drew Barrymore. Tra l’altro, in Italia è andata in scena recentemente Edith, un’intensa versione teatrale basata sulla vicenda, a opera del Teatro della Caduta di Elena Serra e Chiara Cardea.
Le due Edith in questione, conosciute anche con il nome di Big e Little Edie, erano rispettivamente zia e cugina prima di Jacqueline Kennedy e divennero celebri proprio grazie al documentario dei fratelli Maysles, che misero a nudo le squallide esistenze di queste donne, ormai fantasmi dell’alta società, ridotte a vivere in miseria, tra animali e sporcizia, a Grey Gardens, la loro villa in rovina agli East Hampton.
Tobia Rossi interpreta la storia con un testo drammaturgico forte, realista e molto efficace. In una scena che è un accumulo di oggetti in disuso, abiti, suppellettili e mobili e in cui si aggira indisturbata persino una disciplinatissima cagnolina in carne e ossa, si erge centrale la figura di Big Edie, regina su un trono ormai decaduto, una vecchia in poltrona, che impartisce ordini e improperi alla figlia. Figura quanto mai enigmatica, Little Edie subisce la tirannia della madre, alla perenne ricerca della sua approvazione, facendo leva sui ricordi felici di un’esistenza lontana, che l’ha vista divetta del bel mondo. Un equilibrio precario, in cui le struggenti memorie di Little Edie sono rimbeccate dal crudele gioco al massacro della madre, che nega ogni possibile talento o qualità alla figlia. Un equilibrio che si rompe all’arrivo di Jacqueline Kennedy, altra figura centrale, di un mondo “vero”, contrapposto al limbo decadente di cui sono prigioniere le due Edie. Jacqueline incarna un naturale talento per l’affermazione personale per Big Edie, mentre è il simbolo del proprio fallimento per Little Edie, che vede in lei una rivale, un’alter ego di successo. Grazie a dei dialoghi, schietti, feroci e a tratti tragicomici, Big Edie e Litlle Edie si rivelano progressivamente come due personalità “aliene”, incontrollabili, che alla fine si arrenderanno a sopravvivere in un mondo che appartiene solo a loro e che agli altri risulta incomprensibile, quasi inumano. Dove Crescono le ortiche, presentata da Teatro Out Off con l’Associazione Teatrouvaille, è una pièce davvero carica di emozione e forza drammaturgica ed è valorizzata dall’ottima regia di Alessandro Castellucci e le intense e appassionate interpretazioni di Monica Faggiani (Big Edie), Paola Giacometti (Little Edie) e Justine Mattera (Jacqueline Kennedy) .