Dopo Testori, Pasolini e Gadda e lo stesso Calvino, Lorenzo Loris rende un altro affettuoso omaggio a due grandi della letteratura italiana del Novecento, Buzzati e Calvino, riunendo in Le cosmicomiche – La boutique del mistero, alcuni dei racconti in cui i due autori si abbandonano all’immaginario fantastico. Con risultati ovviamente diversissimi, ma di identica suggestione, lo spettacolo, in scena al Teatro Out Off di Milano fino al 27 maggio, è interpretato da Paolo Bessegato e Pietro Bontempo. Bravissimi a giocare un duello verbale dai ritmi serrati, immersi in un reale fatto di letti, sedie e macchine da scrivere (le scenografie sono di Daniela Giardinazzi), in cui i due mondi fantastici di si sfiorano, toccandosi appena in un innesto dai risvolti interessanti. I racconti prescelti, “La distanza della luna” e “La memoria del mondo” di Calvino, “Ragazza che precipita” e “Inviti superflui” di Buzzati, evidenziano la diversità degli approcci al fantastico dei due autori. Quello entusiasta e quasi fiabesco di Calvino e quello più realistico e dolce amaro di Buzzati. La messa in scena dei testi, inaspettatamente, sembra quasi invertire la tendenza, svelando la difficoltà di evocare in forma teatrale il mondo di Calvino e sottolineando la maggiore immediatezza verbale di Buzzati. Con il risultato di lasciare sospeso lo spettatore in un limbo fantastico, di assoluta e impalpabile poesia.
