Non è mai facile confrontarsi con un cult. Impresa ancora più ardua se si decide di rimescolare le carte cambiandone anche la prospettiva. E’ quello che avviene nel divertente allestimento de La Strana Coppia versione al femminile in scena al Teatro Libero di Milano fino al 31 dicembre. Non si tratta di una novità per il panorama anglosassone e americano, poiché lo stesso Neil Simon revisionò la sua commedia nel 1985 per un cast di sole donne. In Italia questa versione è, senza apparenti motivi, poco rappresentata – si ricorda un allestimento del 2001 con Anna Mazzamauro. E’ ora la volta del regista Arturo Di Tullio, che decide di portarla in scena con un cast femminile, che vede protagoniste Monica Faggiani e Valentina Ferrari. La storia di due caratteri opposti, la disordinata giornalista sportiva Olivia, appagata dalla sua singletudine e Fiorenza, casalinga disperata per il recente strappo coniugale e per di più ipocondriaca e maniaca dell’ordine, è un naturale serbatoio di battute e gag, che trovano linfa nella nuova prospettiva, nonché nella bravura delle interpreti. Che non cadono preda del facile scimmiottamento di atteggiamenti maschili, ma riescono a creare momenti di reale intimità con il pubblico, che si identifica nei modi e costumi dell’aggiornato universo femminile, fatto di partite a Trivial – forse uno dei momenti più divertenti dello spettacolo – veicolo di spudorate confessioni sessuali, di ganci per la serata e di isterie di vario genere. La convivenza forzata tra Olivia, che difende strenuamente il suo diritto al caos e alle relazioni occasionali, e Fiorenza, la perfettina che vede un ordine in tutto arrivando a cucinare un cappone di 100 chili per una cena romantica con due cugini vittime sacrificali (i divertenti Carmine Lemmo e Federico Pirotta), racconta tra le risate, spesso incontenibili, la realtà di un mondo che cambia. Quello che vede la donna libera di auto-definirsi senza condizionamenti e di occupare i proprio spazi senza piani prestabiliti.
A questo divertente gioco di rivisitazione partecipano con molta verve anche le brave Marisa Miritello, Elisabetta Torlasco, le amiche di sempre, che contribuiscono ad alcuni spassosi momenti di isteria collettiva. Ottime le protagoniste Monica Faggiani, impagabile nei momenti di alta nevrosi della sua Fiorenza e Valentina Ferrari, che dà vita a un’Olivia disordinata cronica dal cuore d’oro. Il regista attualizza la vicenda contestualizzandola con musiche pop e riferimenti al nostro tempo e guida le attrici con un ritmo incalzante, regalando uno spettacolo divertente e di ottima fattura.